Laminato…e se poi me ne pento?

Oggi vogliamo dedicare un focus ad una pavimentazione che ultimamente è molto richiesta ma anche oggetto di pareri decisamente discordanti: il laminato.

Da una parte i detrattori, che sostengono sia un materiale poco resistente e di qualità dubbia, dall’altra gli estimatori, che apprezzano il costo ridotto per modalità di posa, la maneggevolezza e l’estetica.

In realtà la prima cosa da sapere è che esistono diversi tipi di laminato dal punto di vista della resistenza, nello specifico si tratta di classi e vanno da AC1 ad AC6, dove AC1 è il meno resistente e AC6 il più resistente. Questo determina, ovviamente, una significativa differenza di prezzo, ma anche di durata. Il nostro consiglio è di partire almeno da un AC3, onde evitare problematiche con il tempo.

Inoltre, è importantissimo il sottofondo su cui si posa il laminato, che non deve avere grosse irregolarità, nonché il materassino da posizionare al di sotto. Il materassino, infatti, è fondamentale non solo per limitare l’effetto acustico del vuoto dato dal calpestio sul laminato, ma anche per isolare dall’umidità il

pavimento.

Il materassino da posare al piano terra dovrà obbligatoriamente essere della tipologia impermeabile all’acqua. La posa di un prodotto differente potrebbe seriamente compromettere la tenuta del laminato.

Facendo attenzione a questi accorgimenti, possiamo dire che il laminato, ad oggi, non si può più considerare un pavimento di serie B, ma una soluzione molto performante e degna di nota qualora si desideri operare su un contenimento dei costi.